non esitono più le mezze misure.
nelle ultime 72hr siamo passati dal placido confino domiciliare per glaciazione al vagabondaggio carioca compulsivo.
la ridda mnemonica rigurgita oggi a intervalli irregolari - tra una somministrazione di caffeina feriale e l'altra - schiamazzi di pricipesse paonazze e sovrappeso che brandiscono bastoni, gragnuole di zucchero, secchiate di coriandoli, fatine tristi con la bacchetta spezzata o la torta in terra, un esercito multiforme di spidaman più o meno palestrati e accecati dal collasso delle mascherine, inseguiti da nugoli di mamme minacciose con giubbetti sottobraccio, frittelle o fazzoletti, animatrici col trucco spiegazzato e le alucce ignorate, tamburini giallo-verdi con la faccia da commessi della rosticceria, pirati col pitbull, fidanzate con le cornine rosse.
ma l'8 marzo è per le genitrici che sopravvivono al carnevale?
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