lunedì 23 aprile 2012

cromosomi & cromie

zeM è innamorato.
littleD è una dozzina di chili scarsi d'argento vivo e orecchie a sventola che faranno 4 anni a giugno.
un temperamento scintillino d'acciao e uno sguardo di velluto che non trova (quasi) resistenze nel mio piccolo tiranno e che in fondo affascina anche me, rabbonita dalle sue buone maniere, divertita dalle sue civettuole strategie.
la pervicacia con cui mi oppongo alle differenze di genere che l'asilo instilla nelle loro giovani menti si stempera osservandoli giocare.
maschi e femmine non sono proprio uguali.
resto tenacemente salda nell'intenzione di allevare un piccolo italiano che rispetti queste differenze, senza servirsene per prevaricare o discriminare, a dispetto delle pubblicità degli yogurt mio dove il maschietto salva la bimba imprigionata sotto il tavolo e questa gli reca in pegno grato un vasetto latticino, che mi domando chi abbia avuto la medioevale pochezza creativa di produrre  - e poi pure di trasmetterla tra i cartoni, generandomi spasmi gastrici da orrore di principi salvatori e principesse sistemate.
nella vita reale lo slancio di autoaffermazione ancora non addomesticato trova genuini percorsi nei dialoghi sgrammaticati di due bimbi che cercano il compromesso creativo in un gioco che diverta entrambi.
e spesso pure ci riescono, a trovare un equilibrio, in un modo tutto loro.
una volta sono gatti, una volta sono leoni, una volta sono mamma e papà.
un paio di giorni fa littleD si è candidamente auto invitata a fare il bagno e poi cena da noi (lei a casa ha la doccia).
msH si è fatta venire un bicipite da culturista per riempire la vasca di schiuma, sudando e imprecando tra sè per non aver avuto la prontezza di scansare la piccola pozza di sabbie mobili in agguato tra i suoi tabù.
i due calamari invece han sguazzato sereni, nel loro brodo di gormiti, rane e meduse.
nessuna malizia, nessuna domanda imbarazzante.
mezz'ora dopo, msH stava giocolierando sollevata tra i fornelli quando dalla stanza accanto la invoca l'eco del finimondo in pigiama.
oggetto della contesa degenerata in zuffa di strilli e lacrimoni un piccolo unicorno.
più specificamente il suo colore.
zeM lo definiva grigio, littleD lo vedeva blu.
msH adora un suo amico architetto, daltonico.
che oltre ad averle insegnato a fare buon viso alle putrelle inibenti nascoste nei suoi muri, costringendola a trovare alternative più pratiche al prendere detti muri a craniate, le ha rivelato quanto poco dobbiamo ostinarci a credere che i nostri simili necessariamente vedano lo stesso nostro punto cromatico.
"bimbi non succede nulla se tu lo vedi blu e tu lo vedi grigio, per me è grigioblu : l'importante è che vi piaccia giocarci insieme!!!"
breve silenzio cogitabondo e risentito che si scioglie in sorrisi e saltelli da unicorni bipedi in calzette antisdruciolo e trombette di cartone sulla fronte.
"èppprontalapppastaaaa!"
al pomodoro per littleD e al pesto per zM.
fortuna che le fragole piacciono a tutti.
e sono decisamente rosse.
o no..?

giovedì 12 aprile 2012

economia domestica

esterno pomeridiano urbano - msH e zM fervidamente disquisiscono dell'eventuale uovo di cioccolato da procacciarsi tra 12 mesi, per non arrivare impreparati alle deludenti sorprese.
zM si accorge di non aver seguito il percorso abituale, ignaro delle macchinazioni materne, propone una correttiva diversione al carrefour all'angolo, dove gli avanzi dolciari della strage economica pasquale ammiccano in vetrina come procaci signorine in svendita.
zM : mami! we no andati shopping!
msH : oops! ehyes sugar, we went the other way. never mind, we can go shopping tomorrow.
zM : ma mami pelchè we don't andati to the supamarket? eh?
msH : well darling, because mammy forgot! you know, i must be getting old, i happen to forget things lately..
zM : ehyes... you old... you deve mettere più cream!!
msH ha un momento di confusione.
avere a che fare quotidianamente con un individuo che manifesta attraverso una lingua tutta sua sillogismi non conformati è una palestra formidabile ai fini di accettare che il fatto che il mondo non è sempre solo come lo vediamo noi. msH ha scoperto negli ultimi quattro anni di convivenza forzata quanto i suoi sistemi di discernimento avessero bisogno di un rivitalizzante collaudo.
alle sei di sera però può capitare che preferiresti arrenderti alla lobotomizzazione con un telecomando in mano.
e invece no. ti tocca decifrare un sudoku verbale, e pure parare lo scacco avversario, in tempo utile per attraversare col verde
msH : what?
zM annuisce sapiente : ehyes! for the winkles!! (winkle: piccola lumaca di mare - wRinkle : ruga)

così msH incassa, e poi sconta la sua bieca manovra diversiva pomeridiana lasciandosi spalmare l'equivalente di 15 euro di antirughe parigino sul mento e sul naso all'ora del dentifricio da un solerte imbianchino pigiamato.

mi costava meno l'uovo di pasqua di spaidama.

mercoledì 4 aprile 2012

buongiorno again

antimeridiano domestico - mezz'etto di magnesio, quattro barrette kinder trafugate e un moment in più rispetto alle 24hr precedenti.
msH sta spostando la M di aprile un paio di righe più in alto sul calendario, elucubrando calcoli infinitesimali e logaritmi ormonali sulla pagina di maggio - e intanto con la matita sposta la leva del bollitore, tacitando deliberatamente il fastidioso sibilo dell'idrico orgasmo.
zeM si materializza pigiamato con la faccia degli armistizi, reduce da un'altra notte da maratoneta del corridoio.
msH : hello there, man - slept well?
zeM conosce bene la trappola del sarcasmo materno.
glissa.
zeM : mami, quando viene Easter?
msH : Easter is on sunday, boy, not tomorrow, not the day after, the next one - are you going to have some breakfast?
zeM : ehyes. in a cup.
si arrampica al tavolo, grattandosi un pò la crapa.
msH scalda il latte scandagliando mentalmente la casa e la memoria inorridita, identificando tre possibili siti di stoccaggio dello shampoo antipidocchi da tenere a portata di mano.
zeM : dopo Easter viene mio papà.
msH : easier after, than before.
zeM : e poi mi porta alla montagna.
msH : maybe - would you like a biscuit?
zeM : ehyes.
msH si sente prudere la testa, ovunque.
zeM : mami? perchè io don't live con papà?
msH : because you live with me, here, by the seaside.
zeM : e perchè papà don't live con noi?
msH : your dad doesn't live with us because he's a ski instructor, no way he could find a job here. he tried, when you were a baby, but in the end it didn't make him happy, and neither were i, so he went back to his mountains, and you and i stayed here by the sea.
zeM : dopo Easter mio papà viene a prendermi e porta me alla montagna.
msH : i think you should ask him as well.
zeM : ma io voglio go live alla montagna. con mio papà.
msH : ah sì? that's nice - i want to live with Johnny Depp.
zeM : chi è giommitep?
msH : he's a famous pirate - you can go on and live with your dad, freeze your backside blue and strike scientific conversations with 50 woollybacks who know everything about you but won't tell you anything about themselves, if you want. i'd rather sail to the caribbean with a handsome pirate.
ask your dad next time you see him, i'll be happy to help you pack your bags, man - your milk is getting cold, sweetie.
zeM  : ok.
msH ha deciso che nella sua prossima vita studierà chimica e scoverà il rimedio alla sindrome premestruale, lo commercializzerà a un prezzo equo e coi ricavi milionari aprirà asili per le mamme single aperti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con personale formato a disposizione domiciliare per i bimbi che si ammalano il giorno che hai una riunione importante, una scadenza  inderogabile, l'influenza, un compleanno dell'amica che ormai senti solo al telefono, un bisogno di un'ora per te.

martedì 3 aprile 2012

buongiorno

antimeridiano domestico ancora in penombra - gioia di vivere di un crotalo a gennaio.
zeM  : mami?
msH : hello baby, good morning.
zeM : mami, perchè io don't live with papà?
un metro e 5 cm di disordine aspettano una risposta con una mano sul fianco.
msH punta lo sguardo al calendario.
meno due giorni alla grande M di aprile.
raddoppia la dose di magnesio, versa entrambe le buste in mezzo bicchiere d'acqua, rimesta lentamente contenuto e pensieri.
msH : because you live here, with me.
zeM : ma io voglio stare con papà.
evviva.
forse ha finalmente imparato l'italiano il giovanotto.
msH : darling, you can't go and live with your dad at the moment. maybe when you're a bit older you can ask him, and if he says yes you can go and live in the mountains.
zeM : why no adesso?
msH : because your father would not manage to look after you now, he is too busy, he has to work hard.
msH in apnea ingoia il magnesio, e altre tre o quattro cose che le andrebbe di sputare.
zeM : ma perchè papà deve work hard?
msH : honey, we all work hard, when you'll grow up you'll understand. here's your milk. wanna watch some cartoons?
zeM : ok.
msH aveva sperato di cavarsela ancora qualche anno, evidentemente il ripristino della disciplina post-vacanzifera ha accelerato il processo.
dovrà aspettare qualche giorno prima di prendere a pugni quattro uova di cioccolato.
dovrebbe smettere di raccontarsi che le basta dare il suo amore di genitore, dovrebbe iniziare a darne a se stessa il doppio, proprio perchè è una.

lunedì 2 aprile 2012

piccoli licaoni crescono

notte appassionata.
con un cucciolo di licaone ululante in corridoio.
la soluzione logistica delle ultime due settimane notturne adottate dal papà, pieno di lividi e di amore per la condivisione del proprio materasso, ha fruttato a msH un giro sull'ottovolante temporale fino alle due antimeridiane.
zeM è regredito allo stadio più profondo di dipendenza da contatto, che era stato debellato più o meno 30 mesi fa.
msH conosce bene la trappola della resa.
la evita.
ha limato recentemente con cura la serratura della porta della propria camera, finchè si è chiusa perfettamente, e poi si è arredata il tunnel con acquarelli di quello che le occorreva per sopravvivere all'assedio.
esiste un momento quando ti rendi conto che la tua sopravvivenza è necessaria per garantire la cura del cucciolo, o finite entrambi come gnu.
e se per grantire la tua sopravvivenza devi fare scelte impopolari, occore che tu venga a patti con il tuo desiderio di compiacere la creatura che adori, consapevole che le conseguenze di un cedimento saranno ben più dure sul lungo periodo, con occhiaie, torcicollo, urla belluine, feroci rinegoziazioni sindacali e scarsa stima di sè.
tracciare e far rispettare i confini di dove finisce la mamma e dove inizia la persona è lavoro costante, che non conosce pause, non si ferma davanti alla SPM e alle feste comandate, agli steptococchi e a i pidocchi, all'assenza di un compagno adulto, al gommista, allo straordinario in ufficio.

zeM stropicciato ha ritrovato la sua mamma sorridente con un abbraccio stamattina:
"mami io grande now, basta bottle, now io cup.. ehyes!"

domenica 1 aprile 2012

imminente normalità

due giorni dopo il festino per il 40mo congiunto della Ines e di altra giovane belladonna,  msH sta ancora discutendo coi postumi di un trio di dj che le han fatto ricordare da quanto tempo non mette il naso in palestra. la determinazione con cui ormai si difende dalle lusinghe del bicchiere in mano, vecchio compagno inseparabile di cui si è persa l'abitudine, con grande sollievo epatico,  non si applica al richiamo delle danze.
le conseguenze si sono fatte sentire: una specie di cugina castana di Clara, reduce dai trattamenti del vecchio dell alpe si trascinava ieri per le sue faccende, a metà tra la contentezza di riuscire a farcela senza sedia a rotelle e la fatica di scansare greggi di miti passanti, in cuor suo quasi grata al pensiero che zM sarebbe presto tornato a ristabilire orari e attività più diurne.
sono volate due settimane, le settantadue righe della lista mentale delle cose da fare si è ridotta forse solo di un terzo.
msH sospira soddisfatta, per tutto il tempo che si è permessa il lusso di perdere.
imparare a perdonarsi non ha prezzo, me l'ha insegnato la convivenza col mio piccolo coinquilino, a forza di perdere contro irrealizzabili tabelle di marcia e la inaffidabile programmazione dei cartoni.
forse che dopo i quaranta si smette di invecchiare e si comincia a crescere?